Cambia di nuovo la mappa dei colori della penisola: a partire da lunedì 19 Aprile, la Campania passerà in zona arancione, mentre rimarranno in zona rossa Sardegna, Valle d’Aosta e Puglia.
La situazione per quanto concerne il Covid sembra in via di miglioramento: i dati registrati nell’ultima settimana sono confortanti, la curva dei contagi infatti dimostra una leggera inflessione, anche l’indice Rt nazionale è diminuito, passando da 0.92 a 0.85. Miglioramenti anche sul numero di casi positivi ogni 100 mila abitanti, che si attesta sui 182 nuovi casi. Permane invece alto il numero di occupazione delle terapie intensive, ancora al di sopra del 30%, siamo infatti sul 39%.
Nonostante i dati in netto miglioramento, le zone gialle saranno riattivate solo a partire dal 26 Aprile, e in questo caso le Regioni che avrebbero i requisiti per il cambio di colore sono 11: Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna.
Fuga in avanti invece da parte del Trentino, che pur trovandosi in zona arancione, grazie ad una legge provinciale del 2020, gli consente in situazione epidemiologica in attenuazione, di poter riaprire alcune attività, indipendentemente da quanto deciso a livello nazionale.
Forte dunque del sostegno giuridico, a partire da lunedì 19, il Trentino aprirà bar e ristoranti, che potranno svolgere la loro attività all’aperto fino alle ore 18, come dichiarato dal presidente di provincia Maurizio Fugatti e dall’assessore al commercio e turismo, Roberto Failoni: –“E’ un segnale di speranza per il futuro nei confronti di una categoria fra le più colpite dagli effetti economici causati dalla pandemia. I dati di oggi lo consentono: abbiamo un Rt in continuo calo, pari a 0,69, e un’incidenza che si attesta a 120 casi ogni 100 mila abitanti”
Covid, l’avvertimento di De Luca
Ordinanza anti – movida da parte del presidente della Regione Campania qualora decadesse il coprifuoco notturno. Questo l’annuncio di Vincenzo De Luca che in diretta su Facebook senza troppi giri di parole ha dichiarato che lo Stato non sarebbe in grado di garantire niente: “Nessuno dice che il problema vero da affrontare è la movida la mia idea è che dobbiamo consentire l’apertura serale, in condizioni protette, dei ristoranti, ma le attività di ristorazione devono chiudere tra le 23 e le 23.30 e dopo mezzanotte nessuno deve restare in strada, almeno per altri due mesi”, ha spiegato De Luca.